
Dal 21 marzo al 29 giugno 2025, il Palazzo Falletti di Barolo a Torino sarà il palcoscenico di una mostra dedicata al celebre fotografo britannico Norman Parkinson. L’esposizione, intitolata Norman Parkinson. Always in Fashion, è promossa da Ares, Terra Esplêndida e Iconic Images e rappresenta un’importante occasione per esplorare il lavoro di un artista che ha rivoluzionato la fotografia di moda, influenzando profondamente l’evoluzione stilistica del Novecento.
Un percorso attraverso la carriera di norman parkinson
La mostra, curata da Terence Pepper, storico curatore della National Portrait Gallery di Londra, presenta un’ampia selezione di 80 immagini iconiche che tracciano la carriera di Parkinson, dai suoi esordi negli anni ’30 fino agli scatti finali degli anni ’80. Ogni fotografia racconta una storia, un momento che ha segnato l’evoluzione della moda e della fotografia stessa.
Il visitatore avrà l’opportunità di immergersi in diverse fasi della carriera di Parkinson. Si potranno ammirare le prime fotografie realizzate negli anni ’30 e ’40, dove il fotografo introduce un approccio innovativo, portando le modelle al di fuori degli studi fotografici per immortalare scene in contesti reali, urbani o esotici. Questa scelta ha attratto l’attenzione di riviste prestigiose come Harper’s Bazaar, Vogue e Town & Country.
Collaborazioni e stili narrativi
Negli anni ’40 e ’50, la collaborazione con Vogue segna un momento cruciale nella carriera di Parkinson. In questo periodo, sviluppa un linguaggio visivo narrativo, creando immagini che raccontano storie, come quelle dedicate a sua moglie e musa Wenda Parkinson. Un esempio emblematico è la celebre fotografia di Audrey Hepburn, scattata nel 1955 a Villa Rolli durante le riprese di Guerra e Pace, che ha consacrato il fotografo come uno dei più influenti del suo tempo.
Il passaggio agli anni ’60 e ’70 segna un ulteriore cambiamento, con la Swinging London e il glamour che caratterizzano quell’epoca. Parkinson si adatta a queste nuove tendenze, ritraendo modelle emergenti come Jerry Hall e Iman, oltre a icone della musica come i Rolling Stones e i Beatles, e stilisti di fama mondiale come Yves Saint Laurent e Hubert de Givenchy.
Riconoscimenti e impatto duraturo
Negli anni ’80, Parkinson riceve il riconoscimento ufficiale per il suo lavoro, venendo insignito del titolo di Comandante dell’Impero Britannico dalla Regina d’Inghilterra. Questo periodo culmina con una grande mostra retrospettiva alla National Portrait Gallery di Londra, che celebra la sua straordinaria carriera e l’impatto che ha avuto nel mondo della fotografia di moda.
Il suo approccio innovativo ha cambiato per sempre il modo di comunicare la moda attraverso le immagini, abbandonando l’ambiente statico degli studi per catturare scatti dinamici e vitali, spesso in luoghi inconsueti. Un esempio significativo è la fotografia scattata nel 1939 a Pamela Minchin per Harper’s Bazaar, in cui la modella, vestita con un costume da bagno di Fortnum & Mason, viene ritratta mentre salta a mezz’aria su una spiaggia dell’Isola di Wight.
Dettagli pratici sulla mostra
La mostra si svolgerà presso il Palazzo Falletti di Barolo, situato in via delle Orfane 7/A a Torino. Gli orari di apertura saranno dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00, con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Il lunedì la mostra rimarrà chiusa.
Le aperture straordinarie includeranno le date del 20, 21, 25, 28 aprile; 1 maggio; 2 e 24 giugno, sempre dalle 10.00 alle 19.00.
Per quanto riguarda i biglietti, il costo dell’ingresso intero è di € 13, mentre il biglietto ridotto è di € 11 per ragazzi tra 18 e 25 anni, possessori della Torino+Piemonte card, giornalisti, insegnanti e persone con invalidità . Un ulteriore ridotto per ragazzi tra 10 e 17 anni è disponibile a € 6, mentre il costo per le persone con invalidità è di € 2. L’ingresso è gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte e per i bambini fino a 9 anni.
La mostra è realizzata con il patrocinio di Torino Metropoli e vede come media partner Sky Arte. Il catalogo dell’esposizione è pubblicato da Moebius edizioni, offrendo un’ulteriore opportunità per approfondire il lavoro di Norman Parkinson e la sua eredità nel mondo della fotografia di moda.