Il cantiere urbano più significativo di Lecce si sviluppa in gran parte lontano dagli sguardi, celato dietro le storiche ville, i palazzotti, le masserie e le ex scuole o conventi. Da tre anni, centinaia di operai e tecnici sono attivi in questo progetto, che sta trasformando profondamente l’identità della città. Grazie a ingenti finanziamenti pubblici, il volto di Lecce sta cambiando, con una riconversione delle strutture abbandonate verso un’ottica turistica di lusso, rivolta a famiglie benestanti e manager internazionali. Questi ultimi spesso si fanno promotori di tali investimenti.
Dal 2022, il capoluogo salentino ha attratto investimenti per un totale di 75 milioni di euro, supportati da incentivi regionali pari a 33 milioni di euro. Questo flusso di denaro è destinato a incrementare la capacità ricettiva della città, con l’obiettivo di aggiungere circa 300 nuove camere e 650 posti letto entro il 2026. Inoltre, si prevede di offrire opportunità di lavoro stabili a circa 120 persone, contribuendo così alla crescita economica locale.
Nel Centro storico di Lecce, i palazzi storici del ‘500 sono al centro dell’attenzione. Palazzo Zimara, in via Libertini, ha recentemente aperto come boutique hotel, dopo un investimento di 2 milioni di euro, offrendo 16 camere e 35 posti letto. Non lontano, Palazzo Penzìni, che è stato dimora della contessa Maria D’Enghien, verrà trasformato da Luxus Domus, con un investimento di 2 milioni di euro per 6 camere e 18 posti letto.
Un altro importante progetto riguarda Palazzo Morelli, in via Marco Basseo, che ha visto un preliminare d’acquisto da parte di una famiglia inglese per 3 milioni di euro. Anche Palazzo Balsamo, di notevole valore ambientale, sarà oggetto di un investimento significativo da parte di una società farmaceutica locale, per trasformarlo in un hotel di lusso con 21 camere e 55 posti letto. In via Palmieri, si prevede che l’ex Istituto Margherita diventi un albergo di alta gamma con 22 appartamenti e 62 posti letto, grazie a un investimento di 20 milioni di euro da parte dello scrittore e imprenditore Silvio Maresca.
Davanti al Teatro Paisiello, un altro progetto è in fase di realizzazione con HomeTour, che prevede 6 camere e 12 posti letto. In via XX Luglio, l’ex palazzo dell’Infps è stato recentemente venduto ad Alboran Healt srl, che ha in programma di trasformarlo in un residence con 60 camere per un totale di almeno 120 posti letto. Fuori dalle mura storiche, sono iniziati da quattro mesi i lavori per un hotel a 5 stelle nell’ex istituto delle Stimmatine in via Trinchese, con un investimento di 15 milioni di euro per 20 suite e 40 posti letto.
Il gruppo Alpitour si occuperà della gestione di un immobile di proprietà della Luxury Class di Marino Congedo, che ha recentemente completato la costruzione di 28 appartamenti per 68 posti letto nell’ex cinema Santalucia, situato nel quartiere San Lazzaro. Un altro progetto interessante è la trasformazione dell’ex seminario dell’Idria in una grande casa-vacanza, con 14 appartamenti a cura di Alba Immobiliare.
Inoltre, l’Hotel Cristal sta per riaprire dopo 13 anni di chiusura, grazie alla vendita da Leadri a Ifa Am Hotels srl, controllata dalla C Petroleum. Le masserie non sono da meno: Visciglito, storicamente legato ai Gesuiti, riaprirà come holiday home, mentre La Porchiera e Paladini-Piccoli offriranno rispettivamente 7 e 9 camere. Almeno altre dieci operazioni sono in fase di definizione, con un crescente numero di piccoli bed and breakfast.
Infine, la famiglia salentina Bleve ha manifestato interesse per l’acquisto del Risorgimento Resort, l’unica struttura a 5 stelle in città, mentre Palazzo Bn ha visto l’ingresso della tedesca Limehome per la gestione delle camere, con una vendita del ramo ristorazione al gruppo Chirivì di Salve. La trasformazione di Lecce prosegue, con un panorama ricettivo sempre più variegato e orientato verso il turismo di alta qualità.